Dopo Ferragosto, le temperature inizieranno a diminuire, con beneficio per la pianta. Ma aumenteranno i rischi legati alla mosca della frutta “Ceratitis capitata” e mosca dell’olivo “Bactrocera oleae”, che avrà maggiori opportunità di deporre le uova.
A dare un aiuto potrebbero essere proprio le polveri di roccia come caolino e zeolite, perché agiscono come antideponenti, come regolatori delle temperature interne alla pianta e pure come antifungini.
Le pellicole di particelle polverose che sono applicate alla hanno dimostrato di poter contrastare gli stress dalle alte temperature e mancanza d’acqua. La scelta del formulato di polvere di roccia e la corretta applicazione in campo sono indispensabili per ottenere una buona riuscita del loro utilizzo. In una strategia di difesa fitosanitaria le polveri di roccia non sono mezzi esclusivi di contrasto, ma sono complementari.
Caolino: è costituito principalmente da caolinite, solitamente è bianco o grigiastro ha un pH compreso tra il 6,5 e il 7, lo si usa a partire dall’inizio dell’estate e sino a fine settembre, si dilava con facilità, pertanto, dopo una forte pioggia va ripristinata la copertura.
Zeolite: sono formate da cristalli di allumino e silicio, hanno un pH leggermente alcalino 7,5.
Le dosi consigliate per Olivo e per le colture Frutticole con ZEO PRO, CAO MICRO GREEN e CAO EXTRA POWER vanno da 5 a 10 kg/ha.
Non ci sono problemi di miscibilità con i prodotti fitosanitari e corroboranti.